• Una mattina, il fiano biologico IGP del Cilento

    La storia di “Una mattina” inizia a metà settembre. Quando il momento della vendemmia, tuttora eseguita completamente a mano, determina la qualità del vino. E anche se ogni vendemmia è diversa dalla precedente per maturazione delle uve, acidità e grado alcolico, la scelta del momento più propizio per la raccolta delle uve è essenziale.

    “Una mattina” è un vino fermo prodotto al 100% da fiano biologico, da un vigneto di circa 10 anni di età. La sua espressione proviene da un terreno argilloso collinare situato a 350m sul livello del mare, nel panorama tipico del Parco Nazionale del Cilento, con presenza di Flysch cilentano, ossia una fitta stratificazione di rocce sedimentarie clastiche che spesso assume forme e colori molto particolari.

    La vinificazione avviene in acciaio a temperatura controllata e in acciaio matura 8 mesi, di cui 3 sui lieviti.

    Una mattina, fiano biologico IGP

    “Una mattina” è un fiano fresco ed elegante, di bella personalità. Con profumi tipici di agrumi, fiori di campo e macchia mediterranea che accompagnano un sorso fragrante, secco, fine, di buona freschezza e sapidità. È ottimo con i crudi di mare, il pesce in genere e può dare belle soddisfazioni se abbinato alla pizza.

    La viticoltura nel Cilento affonda le sue radici, come in tutto il Meridione d’Italia, nell’antica tradizione ellenica. Mentre nello specifico il fiano è stato impiantato per la prima volta all’inizio degli anni ’80.

    Il fiano è un vitigno che ha un’ottima versatilità in termini di produzione e ben si è adattato al terroir cilentano. A grandi linee possiamo dire che i vini ottenuti da queste uve di fiano coltivate su suoli cilentani non vulcanici ed in ambienti decisamente più caldi, mostrano una certa propensione al floreale e alla frutta esotica. Un bouquet olfattivo variegato, e con note sapide caratterizzanti che li distinguono da qualsiasi altro fiano.

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  • Primula Rosa espressione del Cilento

    Il nostro Primula Rosa è l’espressione del Cilento, perché ha in sé tutta la sua bellezza naturale (dal 1997 è Patrimonio dell’Umanità – UNESCO).
    È un vino fermo prodotto al 100% da aglianico, da un vigneto tra i 20 e i 25 anni di età. La sua espressione proviene da un terreno argilloso collinare esposto ad est-sud ovest e situato a 350m sul livello del mare con presenza di Flysch cilentano, ossia una fitta stratificazione di rocce sedimentarie clastiche che spesso assume forme e colori molto particolari: il panorama tipico del Parco Nazionale del Cilento.

    Fare il vino rosato è un’arte e lo sanno bene in Provenza che con questo colore brillante e delicato hanno costruito l’immagine di altissimo livello dello Champagne rosé. Per ottenere il Primula Rosa, dal colore tenue “buccia di cipolla” e dal suo caratteristico profumo floreale di rosa, lavoriamo l’aglianico attraverso una pressatura soffice e una macerazione di 10 ore a temperatura controllata.

    La macerazione dell’aglianico serve a trasferire la giusta colorazione dalle bucce dell’uva (antociani). Essa avviene a bassa temperatura per estrarne i profumi e per non dare inizio alla fermentazione, dopodiché la vinificazione prosegue come per il vino bianco. Attraverso questo tipo di lavorazione e altri accorgimenti tecnici, come ad esempio l’affinamento in acciaio per 6 mesi, riusciamo a tirare fuori le caratteristiche peculiari del Primula Rosa, che si propone così come un vino fermo secco, morbido e di buona acidità, abbastanza sapido, caldo, persistente e ben strutturato nel suo complesso.

    Le caratteristiche del Primula Rosa

    Il rosato è il vino mediterraneo per eccellenza, dal forte potere ristoratore nelle calde giornate estive, ma ormai destagionalizzato e adattato a mille usi nel corso dell’anno. Piace anzi per la sua adattabilità a molte situazioni e versatilità negli abbinamenti.

    Il Primula Rosa al naso è delicato, ricorda la rosa selvatica, le ciliegie, le fragole e in generale la frutta fresca. Al gusto è morbido, dato dalla breve macerazione delle bucce e dunque dalla bassa presenza di tannini.

    Per tutte queste caratteristiche e per la sua particolare freschezza, è ottimo come aperitivo o con antipasti di pesce. Inoltre si abbina perfettamente con la pasta al pomodoro e con il sushi, è adatto inoltre ad accompagnare le carni bianche e i salumi.
    Va servito fresco, ma non ghiacciato, la temperatura ideale si attesta intorno 10-12°, come per il vino bianco.

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